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Via Garibaldi |
Negli ultimi anni stiamo assistendo alla nascita di tante attività legate alla birra artigianale. Vengono aperti quotidianamente nuovi
microbirrifici,
brewpub,
indie pub,
grastropub,
beershop e via dicendo. Anche i
ristoranti stanno iniziando a dare maggior importanza alle birre artigianali dotandosi di “carte” dedicate, come succede per il vino. Insomma, la birra non viene più intesa soltanto come la classica “bionda” ghiacciata da accompagnare alla pizza in estate, ma come una vera e propria bevanda adatta all'abbinamento dei più svariati piatti e magari da utilizzare anche all'interno delle ricette stesse.
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Porto Antico al tramonto |
Protagoniste di questa rivoluzione sono soprattutto le grandi città, dove si concentra il maggior numero di locali e dove l’interesse dei consumatori cresce in maniera esponenziale.
Roma,
Milano,
Bologna e
Firenze sono quelle che garantiscono l’offerta più ampia, ma anche altri centri stanno cominciando a dire la loro: uno di questi è
Genova.
Fino a pochi anni fa, nel capoluogo ligure la birra artigianale era praticamente assente. Se eri fortunato riuscivi a trovare un irish pub o una trattoria che avesse giusto un paio di bottiglie di qualche birrificio locale e, per di più, a prezzi esorbitanti.
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Porto di Genova |
Lo stesso discorso valeva per quelle enoteche - un po’ più virtuose - che, oltre ad avere vini e distillati, si avvalevano anche di qualche famosa etichetta artigianale italiana.
Ricordo anche un
Italia Beer Festival svoltosi a Sampierdarena nel 2011 che si rivelò un flop totale. Oggi però la situazione è cambiata. Il
Genova Beer Festival 2015 è stato un successo e nel mio recente soggiorno a
Zena ho potuto constatare di persona che la scena birraria locale sta (lentamente) evolvendo. Ecco, quindi, la lista dei locali che preferisco:
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San lorenzo |
Non me ne vogliano gli altri, ma da oggi considero la Scurreria il
miglior locale della città per bere una birra artigianale di qualità. Questa birreria si trova di fianco alla
cattedrale di San Lorenzo.
Ha aperto i battenti solamente il 21 maggio scorso, ma si è distinta da subito. Il locale non è fatto a immagine e somiglianza di una classica birreria “tutto legno e sgabelli”, ma è stata realizzata con un design più moderno e curato. Ai puristi dell’Irish Pub potrà non piacere ma io l’ho trovata il giusto compromesso fra vecchio e nuovo. Il bancone basso è molto "english" e la sua maggiore particolarità sono le spine che scendono dal soffitto (perché la cantina si trova al piano superiore).
I proprietari, Giorgio e Alessandro, sono preparati e molto appassionati e garantiscono un'offerta qualitativamente ineccepibile. Attualmente il banco dispone di
12 spine e 2 pompe inglesi, ma l’intenzione è quella di aggiungere Real Ale in
cask e altre 2 pompe. Oltre a birre artigianali italiane si possono trovare anche molti prodotti stranieri (con un occhio di riguardo per la
Franconia, di cui i gestori sono ottimi conoscitori).
E’ presente anche un frigo con alcune etichette in bottiglia di tutto rispetto (soprattutto acide e birre a lunga scadenza). La cucina è semplice ma con ingredienti di qualità: panini, piadine, hamburger, patate rustiche e la specialità della casa: i
bagel. Gli orari di apertura sono un altro punto a favore: tutti i giorni dalle 12.00 alle 02.00 (orario continuato). Per quanto riguarda le birre, la rotazione è piuttosto veloce (e ammetto che la cosa mi ha felicemente sorpreso). Ne ho provate davvero tante. Inutile menzionarle una a una, anche perché non le ricordo tutte! Quelle che mi sono piaciute di più sono state le
lager della Franconia alla spina, trovate tutte in splendida forma - cosa non affatto scontata! -, ma anche un grande classico come la
Zinnebir di
De la Senne (ottima e freschissima). Questo è il vero craft beer pub che a Genova mancava
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